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Il libro Di Vento Pieno contiene diversi temi che interessano la
religione, la filosofia e più ampiamente il senso della vita senza per
questo rinunciare alla suspense di un godibile thriller fantasy
- Ambientazione
Il romanzo è ambientato in un futuro remoto
in cui la civiltà ha perso la memoria storica di quelle che
l'hanno preceduta. Quale evento abbia prodotto questa
frattura è ignoto, anche se circolano diverse ipotesi. Una
tecnologia sofisticata ed ecologica permette all'umanità di
vivere senza malattie, fame e necessità di difesa. E' una
società che parla sola lingua comune e vive in un novello paradiso terrestre
dove la
socialità è garantita da Connettori che permettono di
condividere immediatamente tutte le proprie esperienze
archiviate in una grande rete mondiale, monitorano la salute
ed il benessere di ciascun individuo e mezzi di trasporto
non inquinanti permettono gli spostamenti in ogni angolo del
pianeta in modo quasi istantaneo. Una alterazione genetica ha fatto si che la facoltà della
lettura sia andata perduta, i libri degli Antichi sono
considerati oggetti misteriosi con probabili funzioni
estetiche. L'ingegneria
genetica ha infatti sostituito completamente le nascite naturali,
questa società globale è quella dei Modificati, la quasi
totalità della popolazione mondiale. Solo un piccolo gruppo si trova
al di fuori, sono chiamati "Naturali" e non hanno accesso
alla rete, parlano una lingua diversa e sono oggetto delle
premure dei Modificati che li accompagnano e li aiutano ad
entrare nella più ampia comunità dei Modificati. Le vicende
principali si svolgono sull'isola di Procida ritornata allo
stato naturale e
vedono l'epilogo sul piccolo isolotto di Vivara
- Il thriller
Una giovane donna Naturale scopre un antico
testo che è in grado di leggere, per una conoscenza tramandata
dalla propria famiglia e decide di tradurlo ma non è in
grado di
comprenderne l'arcaica lingua. Grazie ad un
riluttante interprete, geneticamente modificato per
comprendere qualsiasi lingua parlata, questo testo si
rivelerà essere il perduto libro biblico dell’Ecclesiaste.
Improvvisamente, entità feroci e spietate si attivano per
impedire lo svelarsi del corrosivo insegnamento contenuto
nell’antico testo. La società in cui vivono non presenta
difese perché la violenza è ormai sconosciuta e così
ha inizio una caccia spietata nella quale il gruppo che cerca di
tradurre il testo si ritrova ad essere una preda indifesa.
Perché
il libro fa così paura, e chi sono questi diavoli bianchi
che cercano di divorare i traduttori? Quale sarà la chiave
per fermarli prima che il libro venga distrutto?
- Il Qohelet/Ecclesiaste
Il libro biblico del Qohelet, conosciuto anche
come Ecclesiaste, è uno dei libri più scomodi della sacra
scrittura. Praticamente non utilizzato nella liturgia
ebraica e cristiana, è
noto per la sua affermazione iniziale tradotta (malamente)
con "Vanità delle vanità". In realtà il libro è una profonda
riflessione laica (il sacro nome di Dio non è mai citato) sul non senso
della vita. Lo sguardo penetrante di Qohelet si allunga su
tutte le dimensioni dell'esistenza, potere, denaro, amore,
religione e ideali e tutto risulta vuoto, vano, regolato dal
caso. Tuttavia questo non impedisce a Qohelet di indicare una strada
positiva verso la felicità. Il romanzo, partendo da una
inedita traduzione dal testo ebraico originale, recupera il
messaggio originale e lo incarna nei personaggi e nelle
situazioni del racconto.
- La crisi dei quaranta
Il Qohelet è il libro dei quarant'anni, l'età del disincanto, dove molti
sperimentano il fallimento degli ideali, dei progetti e dei
sogni della gioventù e dove tutto sembra sgretolarsi in un
non senso senza soluzione. In realtà la ragione profonda di
questa crisi è dovuta un dono. Gli occhi dei quaranta anni
sono diventati penetranti perché hanno cominciato a guardare
la vita e la realtà circostante per "come è" e non
per come "dovrebbe essere". I protagonisti del romanzo,
braccati da misteriosi individui che si oppongono a questo
"sguardo" disincantato con atti sanguinari, vivono nelle
loro storie i sentimenti contradditori che sempre animano e
confondo le esistenze di tutti coloro che cercano di
comprendere e di trarre i dovuti insegnamenti dal passato,
senza peraltro rinunciare a vivere e a possedersi con
intensità nel presente.
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